Parola, Spirito Santo, Esperienza sono le parole chiave della fedeltà.
Il racconto del seminario nel corso del quale è stato affrontato il tema della fedeltà di Dio, in relazione alle sue promesse e all’efficacia della preghiera, nel più ampio contesto di come possiamo regnare nella vita pregando come sacerdoti regali appartenenti a quella nazione santa e alla stirpe eletta che Dio si è acquistato come suo popolo.
Tornare a Siena dopo la pausa estiva per il seminario condotto da Maurizio e la lode di Fabrizio e Angela è sempre un bel momento in cui si ritrovano tanti amici giunti da ogni dove.
Per un tema tanto sentito come “La Fedeltà di Dio”, oggetto del seminario del 21 e 22 settembre 2019, sono giunti molto numerosi gli amici dalla Slovacchia e persino da oltreoceano che si aggiungono a quelli provenienti da tante città e regioni italiane. Vedere tanta gente che lascia i propri impegni, che supera talvolta anche difficoltà e imprevisti per ritrovarsi qui con il Signore, la lode e gli insegnamenti spinge a una riflessione, o meglio a un sentire: c’è una spinta che va oltre all’affetto e al desiderio umano di stare insieme. Chi riunisce tante persone, facendole anche attraversare l’oceano, è lo Spirito Santo. Non è un movimento spontaneo quello che spinge ognuno di noi ad andare verso le altro ma un movimento provocato dallo Spirito Santo. Quando siete attratti uno dall’altro “Quando vi riunite nel mio nome io sono lì in mezzo a voi”.
Questa riflessione si lega alla fedeltà di Dio, il tema del nostro incontro: non possiamo capire la fedeltà di Dio se non nello Spirito Santo.
“La fedeltà è qualcosa che matura attraverso la conoscenza e la sperimentazione della verità. Perché è esperienza e non conoscenza mentale. – spiega Maurizio Tiezzi durante il seminario – “Parola, Spirito Santo, Esperienza sono le parole chiave della fedeltà.” Nella Bibbia ‘fedele’ a volte è tradotto con la parola ‘veritiero’. La verità è fedele perché non smentisce mai se stessa in quanto Verità. Come riconoscerla? Sperimentandola nella nostra vita, vedendola all’opera, constatando che nella nostra vita accade ciò che è scritto.
“La fedeltà di Dio alla sua Parola genera la nostra fiducia in lui” (Gesù è la verità ed è fedele a se stesso). Di contro “La nostra fedeltà alla parola di Dio assicura la sua fiducia in noi” (Se conosci la verità sarai libero di fidarti di essa e le sarai fedele)
Dio è la Verità. Quando nasciamo di nuovo cominciamo a essere riforgiati in lui, a essere come lui.
Questa è la via che porta al processo di santificazione ossia alla progressiva somiglianza con il Messia.
E’ un processo di perdita della vecchia vita e di acquisizione di nuovi attributi simili a quelli di Dio. E la bella notizia è che tutto questo lo farà Lui nella nostra vita, perchè è fedele, se gliel’affidiamo con fiducia.
“Cercare la fedeltà (“devo”) è uno sforzo della carne. Nel Regno dei Cieli non funziona così. La via è invece la mitezza, il rinunciare alla potenza che abbiamo per lasciar fare a lui!” – sottolinea Maurizio precisando che poter fare ma non farlo per lasciare a Lui il comando della nostra vita non significa però essere passivi, ma seguirlo.
Nel Regno dei Cieli non vige il diritto ma il privilegio che è un regalo che Dio ti dà, anche se non lo meriti. Le promesse di Dio sono il contenuto dell’alleanza che lui ha stabilito con noi. La nostra risposta è la via per accedere, o meno, ai suoi doni.
I test, le difficoltà della vita sono i momenti in cui Lui opera. Lasciamogli il volante! Nella fiducia, che è un dono di Dio, e nella preghiera.
La lode, guidati dalle note e la voce di Fabrizio e Angela un dono che riceviamo durante l’insegnamento della Parola, ci spinge sempre più nella comunione con il Signore, nell’ esprimere la nostra gratitudine a Lui e nel sentire e ricambiare la sua Fedeltà verso di noi, nell’innalzare la nostra preghiera comunitaria a Lui.
La preghiera efficace
Le istruzioni di Gesù per la preghiera efficace e le dodici condizioni
1 – Pregare con fiducia e fedeltà “Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!» Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe.”(Lc. 17, 5-6)
2 – Chiedere (bussare cercare) con continuità “Continuate a chiedere e vi sarà dato; continuate e cercare e troverete; continuate a bussare e vi sarà aperto; perché chiunque continua a chiedere riceve; chi continua a cercare trova, e sarà aperto a chi continua a bussare … il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che continuano a chiedergliele!” (Mt. 7, 7-8)
3 – Restare stabilmente uniti a Gesù “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. (Gv. 15,7)
4 – Tenere stabilmente nel nostro cuore le parole di Gesù
5 – Pregare nel nome di Gesù “Quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.(Gv. 14, 13-14)
6 – Pregare con gratitudine: lode e ringraziamento. “Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome” (salmo 100,4)
7 – Pregare con buona coscienza (aver lasciato andare i nostri peccati nel Signore e aver ricevuto il suo perdono)
8 – Perdonare gli altri (Come noi riceviamo il perdono da Dio allo stesso modo apriamoci al perdono verso gli altri)
9 – Pregare per la giusta motivazione (non per spendere nei nostri piaceri ma perché il Padre sia glorificato nel Figlio, perché la gioia di Gesù sia in noi e la nostra gioia sia piena, per la gloria di Dio)
10 – Guida dello Spirito Santo “Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27)
11 – Pregare in accordo con la parola di Dio “Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che confidate nel nome del Figlio di Dio. Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste. (Gv. 5, 14-15)
12 – Pienezza del tempo e mistero Dio fa ogni cosa a suo tempo e l’uomo non sa quel che succederà.
Il sacerdozio attraverso la preghiera
Il racconto di un’esperienza
Nella parte finale del seminario Maurizio tocca un argomento molto importante e potente: il sacerdozio attraverso la preghiera, il sacerdozio cui è chiamato ogni uomo che ha messo Dio al centro della sua vita ricevendo lo Spirito Santo e il battesimo con cui diviene discepolo di Gesù.
Dio si sta formando una nazione di sacerdoti che pregano. “Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo – recita Romani 5,17 – molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.”
Il sacerdozio è il ministero che Dio ha stabilito perché accada in terra ciò che lui ha scritto in cielo. Esercitando il sacerdozio rispondiamo all’occasione che Dio ci ha dato di essere partecipi della sua grazia.
“L’atteggiamento del sacerdote e quello dell’abbandono totale e fiducioso, della perseveranza dell’insistenza della continuità, ci spiega Maurizio, e quando lui ha invitato chi lo desiderava a ricevere l’unzione da Dio come sacerdoti del suo Regno non ho esitato ad andare verso di lui per riceverla.”- racconta Anna -“Maurizio è’ stato uno strumento nelle mani di Dio nel benedirmi e aprire ogni mio canale per ricevere la grazia e la guida del Signore: la potenza e la pace di Dio hanno inondato tutta me stessa.
Una grande forza e lo Spirito del Signore mi hanno riempito. Ogni mia fragilità e ogni mia preoccupazione, che pure sentivo durante il seminario, si sono sciolte come in un abbraccio amorevole e potente. E’ stato un abbraccio regale quello che ho ricevuto dal Signore, in cui ho sentito il grande onore e il privilegio di servire Dio e il suo Regno, uniti a una grande responsabilità e alla gioia per questa unione. Mi sono sentita spinta oltre ogni limite umano oltre ogni fortezza della mente per sentire solo il suo amore e la sua potenza che mi investivano di una responsabilità piena (e di un dono), in linea con la mia essenza, con la mia identità vera.
Quale? Essere in lui e servire lui come suo sacerdote che opera attraverso la preghiera. La responsabilità di ciò che esce dalla mia bocca perchè sia solo sulla linea della parola di Dio. La responsabilità del frutto delle mie mani perchè sia proveniente solo da Lui. La responsabilità di ciò che odono le mie orecchie perché siano aperte e capaci di ascoltare la sua voce.
Tutto questo non è entrato in me attraverso la mia mente e il mio intelletto ma attraverso l’esperienza fatta in quel preciso momento. Direi in un attimo. Ho sentito che io sono tutto questo, ho vissuto tutto questo! Ho sentito e sperimentato il dono di Dio attraverso lo Spirito Santo. E ciò che vivi nell’esperienza dello Spirito nessuno lo potrà cancellare.”