La chiesa non ha bisogno di cambiare il destino del mondo, ma di offrire a chiunque viva in questo mondo la possibilità di entrare nel proprio destino. Perché questo mondo nella sua forma attuale passerà, ma la vita eterna mai. Yeshua era ed è ancora alla ricerca del cuore di ogni uomo, così come lo sono i suoi discepoli.
Yeshua non ha parlato molto della “chiesa”. Fondamentalmente ha detto solo che:
(i) costruirà egli stesso la propria congregazione;
(ii) deve essere costruita sulla sua stessa persona e sulla sua rivelata identità;
(iii) non può essere sconfitta dalle potenze delle tenebre.
Quindi, il suo fondatore e capo, ha affermato chiaramente che la sua Chiesa può essere costruita da lui solo e solo su se stesso, egli che è l’unto Figlio di Dio viene per salvare tutti gli esseri umani dai loro peccati redimendo l’umanità attraverso il suo sacrificio espiatorio ed anche il glorioso Re che verrà di nuovo per ristabilire definitivamente il suo regno sulla terra, distruggendo i suoi nemici e radunando i suoi per se stesso perchè governino con lui.
I membri della Chiesa di Yeshua possono essere solo quelli compatibili con il loro fondamento vivente, il Messia: sia ebrei che gentili, sono coloro che accettano la nuova alleanza di Dio, confidando in lui e vivendo fedelmente per lui il quale onorano e adorano come loro Signore personale e Re di tutti. Questi soltanto sono scelti da Dio, per formare il sacerdozio reale e la nazione santa destinata a governare per sempre con il Signore Dio. Non saranno molti. Yeshua lo disse.
Inoltre, la Chiesa del Messia ha una tale autorità delegata dal Cielo che i poteri delle tenebre non potranno prevalere su di essa. Ciò significa che nel mentre la Chiesa continuerà a dare la sua testimonianza a tutte le nazioni, è già in atto una guerra cosmica tra il regno delle tenebre e il regno della luce; e la Chiesa è totalmente coinvolta in essa e non può fingere che non ci sia una guerra spirituale da combattere e vincere. Come può uno che si dice cristiano ignorare un simile problema, quando questa è l’unica cosa che Yeshua ha detto della sua Chiesa? O tollerare l’idolatria, praticare l’illegalità e persino sentirsi a proprio agio in essa al punto di fare la guerra contro lo Spirito Santo invece che contro il diavolo, la corrotta natura umana e il mondo? A meno che ormai l’essere cristiani non significhi qualcosa di diverso dall’essere veri discepoli di Yeshua. Forse “cristiano” è purtroppo diventato sinonimo di “convertito” o “frequentatore di chiese” o “credente”.
Sfortunatamente, oggi una vasta gamma di visioni diverse per la chiesa è ampiamente accettata nel cristianesimo, quindi tutto può andare bene, basta che sia “politicamente corretto”. L’eclettismo, il relativismo e l’ecumenismo sono diventati valori altamente esaltati, tanto quanto celebrare l’idolatria di sé stessi e adorare idoli. Milioni di sedicenti cristiani sono coinvolti nella stregoneria, nella divinazione e nella negromanzia o praticano il culto di Asherah (un’antica divinità femminile menzionata in tutta la Bibbia, chiamata anche la regina dei cieli da Geremia e la Diana di Efeso da Luca), il culto di Moloch (sacrificare i bambini per mezzo dell’aborto e della pedofilia) o di Baphomet (il “dio” maschile delle molte e varie potenti congregazioni diaboliche e mondane). Molti altri onorano idoli orientali, perfino accogliendo e trasmettendo il Kundalini come se fosse lo Spirito Santo. Per troppi di loro è diventato normale chiamarsi cristiani e allo stesso tempo celebrare Halloween, praticare l’omosessualità e usare Gesù per promuovere se stessi, guadagnare denaro, guadagnare potere e fare ciò che vogliono sotto la “copertura” della grazia di Dio.
Mentre ogni membro della congregazione di Yeshua è impegnato ad espandere il Regno dei cieli poiché la sua priorità è quella di cercare prima il Regno di Dio e la sua giustizia, molti “credenti” aspirano invece a unirsi a un club religioso chiamato “chiesa” o “cristianesimo” dove possono delegare la responsabilità della propria vita ad altri, aspettarsi di ricevere servizi sociali o di svolgere alcune attività per sentirsi vivi. Infatti, spesso i cristiani non cercano la testimonianza interiore dello Spirito Santo in se stessi, quanto piuttosto conferme esterne derivanti da qualsiasi successo sociale delle loro attività; spesso anche delegano le loro scelte alle autorità ecclesiali, così come chi dirige una chiesa sceglie al posto della propria gente, forse pensando di essere responsabile per loro. È come una simbiosi disfunzionale, basata su rinunce e privazioni di potere, in modo che si traduca in passività da un lato e controllo dall’altro. La passività giustifica quindi lamenti, critiche e autocommiserazione; il controllo giustifica la manipolazione. È una spirale perversa, che tuttavia tiene occupati tali “cristiani”. Inoltre, spesso i genitori cristiani delegano la loro autorità sui loro figli alle chiese, invece di assumersi tale responsabilità e insegnare loro a casa.
Invece, i membri della Chiesa di Yeshua si riuniscono per lodare e adorare il loro Padre celeste. Sono tutti equipaggiati e formati per essere responsabili, autentici e autonomi; per essere sensibili allo Spirito Santo in loro; per espandere il regno di Dio facendo discepoli di Yeshua, immergendoli nel Nome, insegnando loro a conformare la propria vita a tutte le istruzioni che il Messia ha dato, predicando a tutti la buona notizia del regno; e mentre vanno, scacciano demoni, guariscono i malati, incoraggiano, esortano e confortano le persone che incontrano.
La vera Chiesa è fatta di sacerdoti reali santi e fedeli, che si amano l’un l’altro come Yeshua ha amato ognuno di loro. Non sono ribelli. Hanno fiducia, confidano e affidano la propria vita a Dio. Perdonano, sono umili e mansueti e vivono per lui e non per se stessi. Non si riuniscono per risolvere i loro problemi, ma per incontrare Dio, alla cui presenza tutti i problemi possono essere risolti.
Inoltre, la Chiesa del Messia funziona come un centro di recupero, come la locanda di Lc.10, 25-37, dove le persone possono essere portate a guarire dalle proprie ferite; o come la casa di Lc. 15,11-32 dove il Padre può far loro indossare la veste di giustizia, il sigillo di famiglia come un anello al dito e i sandali ai piedi per essere separati dal mondo e sentirsi a proprio agio nell’andare a predicare con zelo il Vangelo.
In conclusione, la vita della Chiesa deve tradursi in giustizia, autorità responsabile, santità, misericordia, fedeltà, zelo per la diffusione del messaggio del Regno e per dare una potente testimonianza della risurrezione di Yeshua.
Queste cose, tra molte altre, segnano la vera visione di Yeshua per la sua Chiesa. Se non le vediamo nella nostra vita, nel nostro ministero e nelle nostre comunità, dovremmo resettare tutto e chiedere a Dio un nuovo inizio. Benedetto il suo nome, poiché la sua misericordia dura per sempre!
Maurizio Tiezzi
Articolo scritto in inglese per la rivista: Thy Kingdom Carriers, 2020, issue 1