Quando ho partecipato al mio primo Seminario di Vita nello Spirito ho capito la differenza che c’è tra vivere nella morte e vivere nella luce.
All’età di 18 anni tentai il suicidio a causa di una delusione amorosa e i miei genitori (sedicenti cristiani) – che erano sempre stati molto superstiziosi, parlavano di fattucchiere, maghi e streghe che si reincarnavano in gatti neri (tutti gli anni ci accadeva qualche disgrazia!) – nella disperazione, invece di portarmi da un medico specialista, scelsero la strada che conoscevano meglio: mi portarono da una maga.
Appena entrai da lei, mi fece vedere un’immagine di Gesù (un inganno perché queste persone non sono altro che dei bugiardi e usano immagini della tradizione cattolica per ingannarti!). Mi chiese qual era il problema e le detti la foto del ragazzo che volevo a tutti i costi e ci fece una specie di rito. Alla fine della seduta dette a me e al mio babbo un fagottino: io lo dovevo portare sempre con me e il mio babbo lo doveva mettere sopra la porta d’ingresso sull’immagine di Gesù perché in quel modo avrebbe protetto la casa dalle maledizioni e dalle sventure.
Ci disse che da quel giorno le cose sarebbero andate meglio.
In realtà peggiorarono.
Divenni dipendente da queste persone: se le cose non andavano come volevo io, andavo nel panico, avevo paura e sentivo il bisogno di tornare immediatamente da loro. Visto che la donna dove andai la prima volta si trovava lontano dalla mia città, non contento, il mio babbo ne trovò una vicino a noi, tanto che ci potevo andare anche da sola e quando volevo. Lei utilizzava il piatto con l’olio e un filo di lana dove ci faceva dei nodi; il filo lo passava nella croce di Gesù e poi ogni giorno dovevo bruciare un nodo.
Entrai in depressione: non volevo vedere più nessuno, volevo stare da sola, mi chiusi in camera mia al buio, non mangiavo più, ero sempre nervosa, non vedevo l’ora che arrivasse la notte perché non volevo vedere le persone che mi circondavano durante il giorno, ma quando arrivava la notte non volevo dormire.
Invece di darmi la vita, questi agenti del demonio me la stavano togliendo: ero già con il piede nella fossa!!!
Gesù però non mi aveva mai abbandonato era sempre stato accanto a me, ma io l’avevo messo nell’angolo più buio e oscuro del mio cuore, anzi, era proprio fuori dal mio cuore! E siccome Lui non è invadente, attendeva con trepidazione il mio SI’!!! Perché Lui si preoccupava di ritrovare la sua pecorella smarrita!!!
Però Lui aveva già un piano per la mia salvezza, visto che io da sola non ce la facevo: mi fece conoscere la persona giusta per me, mio marito, lui mi portò da queste persone meravigliose del Cantonuovo, partecipammo insieme al primo Seminario di Vita nello Spirito e da lì capii che scegliendo di dare spazio alla cartomanzia e all’occultismo avevo permesso al demonio di succhiarmi la vita.
Quindi decisi di dire SI’ a Gesù e lui entrò con potenza nella mia vita e mi liberò dalla morte e spazzò via tutte queste cose maledette: bruciai i fagottini (sia il mio che quello del mio babbo) e poi insieme a mio marito bruciammo i papiri che avevamo comprato in Egitto durante il viaggio di nozze che rappresentavano gli scarabei e le chiavi della vita.
Perché solo Gesù è la luce della mia vita! E mi dimostrò che lui mi amava di un amore incondizionato e soprattutto mi amava per quello che ero, senza volere niente in cambio! Lui voleva solo che lo mettessi al centro del mio cuore che lo considerassi il Signore della mia vita e che se Dio è con me nessuno sarà contro di me! E anche se sono passata attraverso il fuoco, perdendo ogni speranza, grazie a Lui e alle persone meravigliose del Cantonuovo ho capito che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio e che Lui mi proteggerà sempre!
Grazie Signore!