Yeshua ci invita a discernere le cose spirituali (Mt.16, 1-4), i segni del suo ritorno e della fine del mondo (Mt. 24,32-34), oltre al tempo in cui siamo visitati da Dio (Lc. 12: 54-56 e Lc. 19:44).
Cosa significa “discernere”?
Discernere significa capire, riconoscere, distinguere, considerare diligentemente e decidere. Il discernimento è un processo decisionale in cui un individuo fa una scoperta che lo può portare ad azioni future dopo aver valutato fatti e circostanze, adottando conseguentemente decisioni consapevoli.
Nel processo di discernimento spirituale, Dio guida gli individui per aiutarli ad arrivare alla decisione migliore al momento giusto e secondo la sua volontà. Perché è Dio che opera in noi il volere e l’agire per adempiere il suo scopo (Fil. 2:13).
Il discernimento è dunque necessario per prendere le decisioni giuste al momento giusto.
In questo processo, discernere i tempi è essenziale per riconoscere il momento specifico in cui Dio sta operando e vuole che cooperiamo con lui. Così che possiamo essere parte del proposito di Dio che si sta manifestando, ricevendo l’onore e il beneficio di esserne canali attivi.
Dio è molto soddisfatto di noi quando gli chiediamo di comprendere per discernere ciò che è giusto (1 Re 3:11), dato che la saggezza del prudente sta nel discernere la sua via (Pr. 14: 8).
Siamo quindi chiamati a discernere qual è la volontà di Dio per ogni tempo specifico da lui stabilito, affinché la sua volontà sia fatta sulla terra come in cielo. Questa è una necessità morale per evitare percorsi fuorvianti e svolgere tempestivamente l’opera del Regno.
Yeshua dice che dalle cose naturali potremmo imparare una lezione per discernere quelle spirituali. Siamo chiamati a capire quando i tempi fissati dal cielo stanno giungendo alla loro pienezza nella storia, affinché quando Dio dovesse agire, possiamo essere pronti a rispondere in modo appropriato. A meno che non sappiamo come discernere i tempi!
Cosa intende la Bibbia con “tempo” o “tempi”?
C’è una differenza tra le due parole greche usate per indicare il “tempo” sia nella versione LXX dell’Antico Testamento che nel Nuovo Testamento.
Una di queste parole è Kairos che significa il momento giusto, critico, opportuno o stagione per l’azione.
L’altra è Cronos e si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, come ad esempio un giorno o un’ora.
Chronos è un termine quantitativo e per natura transeunte, destinato a passare; Kairos ha invece una natura qualitativa e permanente.
Kairos significa il tempo stabilito nello scopo di Dio perché avvengano determinati eventi o fatti. Ad esempio, la Bibbia si riferisce a Kairos quando:
- Dio agisce come in Mc 1:15, allorché Yeshua disse che “il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino”.
- Gli uomini hanno l’opportunità di una decisione esistenziale al momento giusto e nel posto giusto, come accadde quando venne il Messia.
Come possiamo discernere i tempi stabiliti divinamente?
Una volta che siamo cittadini del Regno di Dio, diventiamo partecipi della natura divina. È lo Spirito Santo che ci dà la capacità di discernere. Ci affida un dono specifico per discernere gli spiriti e ci dà la sua saggezza, comprensione, consiglio, potenza, conoscenza e ci ispira con il santo timore di Dio per prendere le giuste decisioni al momento giusto.
Nella Bibbia troviamo che il discernimento dei tempi era un dono fatto specialmente alla tribù di Issachar. Erano potenti guerrieri (1 Cr. 7: 5), uomini che avevano discernimento del Kairos, per sapere cosa doveva fare Israele (1 Cr. 12,32) al momento giusto.
Siamo fiduciosi che in tempi come questi, in cui i segni si stanno allineando alle profezie bibliche come mai prima d’ora, lo Spirito Santo sta suscitando una nuova generazione di potenti guerrieri con una doppia porzione del dono dato a Issachar. Avranno comprensione dei tempi per sapere cosa fare.
Discernere i tempi è un dono, un’abilità spirituale di cui abbiamo bisogno in ogni momento della nostra vita, individualmente o collettivamente.
Ogni Kairos è come un treno celeste che passa. Ogni volta che scopriamo che sta arrivando, possiamo aiutare le persone a essere disponibili e pronte a saltarci sopra. E sicuramente non lo perderemo neppure noi.
Come ha pregato Paolo, anche io prego che il nostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e ogni discernimento (da Fil. 1,9).
Maurizio Tiezzi
Articolo pubblicato in inglese sulla rivista “Thy Kingdom Carriers”