Il racconto del seminario del 23 e 24 marzo 2019 al Cantonuovo.
La gioia dell’incontro, gli insegnamenti, la lode, l’intimità con Gesù e l’esperienza profonda del battesimo in acqua e nello Spirito Santo.
Quando si arriva al Cantonuovo è sempre una gioia perché si incontrano gli amici, le persone care e i compagni di questo nostro percorso verso la conoscenza e l’esperienza sempre più profonda di Gesù, dei principi del suo Regno e della nostra identità, in cammino verso il cambiamento nel rinnovamento delle nostre vite.
Così è stato anche per il seminario del 23 e 24 marzo 2019. I saluti, il piacere di riabbracciare Fabrizio, Maurizio, Angela e Andie, insieme alla gente venuta da tutto il paese e anche da fuori, a cominciare dagli amici venuti numerosi dalla Slovacchia, il piacere di dare il benvenuto alle persone che per la prima volta si uniscono al nostro cammino insieme.
La lode
Le note e l’entusiasmo contagioso di Fabrizio, insieme alla voce sublime di Angela, ci invitano alla lode, alla gioia e alla gratitudine verso Dio. Un ritmo gioioso ci pervade sempre più e ci fa esplodere inneggiando e riempiendo il nostro cuore di amore e di gratitudine per Gesù, fino a entrare sempre più profondamente in comunione con lui, con la sua presenza che viene in mezzo a noi, sedendo sulle lodi del suo popolo.
E l’amore non puoi tenerlo solo per te, ma vuoi condividerlo, vuoi donarlo, vuoi portarlo a chi è seduto vicino a te in quel momento. Pervade ogni cosa che fai, che tocchi, che vedi. E’ così che la nostra lode al Signore ci accompagna verso un abbraccio reciproco per scambiarci reciprocamente un gesto di affetto, per amarci con l’amore di Gesù. Il cuore è ora pronto per ricevere la Parola del Signore attraverso gli insegnamenti di Maurizio.
Gli insegnamenti
Durante il seminario sono stati affrontati alcuni episodi narrati nel vangelo secondo Luca.
Amore e perdono
Il primo episodio è quello dell’unzione in casa di Simone, il fariseo, a opera della ‘peccatrice’ (Lc. 7, 16-50). La donna, perdonata per la fiducia riposta in Gesù, gli riservò onore, affetto, tenerezza e gratitudine. La fiducia fedele agisce sempre per mezzo dell’amore che è sia un indicatore di quella stessa fede, sia un mezzo per esprimere gratitudine per il perdono ricevuto. L’amore è la conseguenza del perdono, non la causa. Nessuno, può guadagnarsi il perdono, sforzandosi di amare Dio per averlo: è solo per la fiducia nel Messia che possiamo ricevere il perdono. Anche la fiducia in lui è un dono di Dio, per cui nessuno può essere artefice della sua pace.

Fatti prossimo di chi è a terra
Il secondo episodio è quello del buon Samaritano, dove il Signore ci insegna come prenderci cura di chi ha bisogno (Lc. 10, 25-37). Gesù usa i santi comandamenti per toccare la coscienza dei superbi, condurli al pentimento e suscitare fiducia fedele in lui, il Salvatore. Ma il nostro scriba, rimproverato dalla propria coscienza, cerca di giustificarsi piuttosto che cercare la misericordia del Salvatore che aveva davanti. Gesù dunque narra una parabola, nella quale Gesù inserisce se stesso (il buon samaritano), lo scriba medesimo (l’uomo picchiato e morente) che scende dal luogo della pace (Gerusalemme) al luogo della maledizione (Gerico), i malvagi briganti che lo percuotono e lo derubano, gli esponenti del “clero” di allora (sacerdote e levita) incapaci di aiutare il moribondo a rialzarsi dal peccato e anch’essi in cammino verso la terra di maledizione (gli stessi comandamenti che potrebbero condurre al pentimento e alla salvezza, possono essere usati da costoro solo per condannare).
Yeshua è il buon Samaritano, che guarisce le ferite (dona lo Spirito e la vita eterna) e che conduce il convalescente alla “locanda” (la sua chiesa) perché venga assistito. Yeshua dice che tornerà e ricompenserà il locandiere, che ha già avuto un anticipo per l’accudimento.
Mentre lo scriba cercava un ‘prossimo’ da amare, Yeshua gli sta dicendo che ha bisogno di un salvatore e lo invita ad amarlo come se stesso. Il prossimo è colui che ti aiuta quando sei a terra. Non è la persona a terra. Il Messia finisce poi per invitare lo scriba a farsi prossimo di chi ha bisogno di rialzarsi, accudendolo con compassione e misericordia.
Ascolta Gesù per poterlo servire
Il terzo episodio è quello che narra di Maria e Marta (Lc. 10, 38-42). E’ uno spaccato breve, ma fondamentale per il “servizio”. Ogni ministero inizia con l’ascolto della parola del Messia, stando ai suoi piedi, in atteggiamento di affidamento fiducioso, come ha scelto di fare Maria. Marta, invece, vuole servire il Signore affannandosi per le cose da fare, ma prescinde dalle istruzioni di colui che voleva servire. Un grande insegnamento per tutti noi!
Cantonuovo nel Web
Elisabetta Alicino e Francesco Castiglione ci presentano il lavoro fatto sotto lo guida di Fabrizio e Maurizio per dare un nuovo volto al sito web Cantonuovo.org. Attraverso un fiore che sboccia e che accoglie il visitatore, hanno dato vita e interpretato molto bene lo spirito e la mission della Fondazione Cantonuovo riassunto in questa frase: “Costruire, formare e accudire per il Regno di Dio, attraverso la Parola, la musica e la preghiera”.
Hanno saputo organizzare e proporre in maniera chiara e completa la gran mole di prezioso materiale a disposizione di chiunque voglia cercare la via del Signore, vivere la propria vita in maniera autentica e secondo il piano di Dio e rappresentare Yeshua il Re con la propria vita e il proprio ministero. Articoli, insegnamenti, video talk, musiche preghiere quotidiane sono ora tutte a portata di click e fruibili in ogni momento e da chiunque attraverso vari device.
Il battesimo in acqua
Riccardo ha chiesto di poter ricevere il battesimo in acqua, avendo deciso di vivere come un vero discepolo di Gesù. Ci stringiamo intorno a lui mentre viene immerso nella vasca da cui uscirà consapevole della sua libertà e in grado di affrontare la vita nuova.
“Sono arrivato a questo momento consapevole ed emozionato.” – racconta Riccardo. “Il Signore si è mostrato a me quando ormai la prova era insuperabile ed ero sfinito dal male. Lui è vigile, legge nei nostri cuori. Ha attratto la mia attenzione con l’esempio di chi crede, ama e segue la sua parola. Mi domandavo come si può essere gioiosi, equilibrati, amorevoli nella sofferenza, nelle difficoltà. Allora ho chiesto sotto forma di consiglio e lui mi ha preso per mano, mi ha sollevato.
Mi ha condotto nei luoghi giusti, mi ha fatto udire la sua parola e sono rimasto lì, fermo, emozionato, sbigottito. Lui ci ama senza fine perché siamo il suo sogno.
E’ iniziato per me un percorso nello spirito, fatto ogni giorno di scoperte sensazionali, di presenza e assenza. Ho compreso l’aridità del Riccardo uomo, mi ha sollevato facendomi sentire il dono del suo sacrificio, il suo dolore ha cancellato il mio.
Mi ha insegnato. Si è mostrato e si è nascosto con l’amore di un Padre. Ho compreso l’amore di Dio, la trasparenza nei rapporti. La sua parola è diventata comprensibile per me e l’ha scritta nel mio cuore. Sono rinato in lui, il battesimo è stato come sollevarmi perché ero ancora con un ginocchio a terra. Oggi credo in lui. Ho fiducia in lui e nel suo disegno e non mi preoccupo di ciò che accadrà. Ogni mia idea, intuizione è come se mi fosse sussurrata.
In macchina o in ogni luogo mi volto spesso a destra e percepisco che lui è con me.
Grazie a Edmondo, Maurizio, Fabrizio, Angela e a tutti del Cantonuovo, perché è in quel luogo che il Padre si è fatto trovare.
La prima volta al Cantonuovo
Per Vincenzo, invece, è la sua prima volta al Cantonuovo. La sua iniziale “timidezza” lascia subito il posto a un sentimento di fiducia e alla sensazione di essere a casa, in famiglia, completamente a suo agio. La lode lo introduce a toccare le sue corde più autentiche, ad aprire il suo cuore entrando in contatto con quella parte di sé dove ogni separazione dall’altro, ogni timore e diffidenza, ogni confine viene abbattuto, per essere uno con Dio e con tutti.
“Dov’è la chiesa di Dio? Ho cercato Dio per lungo tempo” – dice Vincenzo dopo la sua esperienza a Siena. “Al Cantonuovo ho capito che la chiesa non è una casa fatta di tanti mattoni uno sopra l’altro. La chiesa non è un edificio fatto da mani d’uomo. La Chiesa siamo noi e qui a Siena ho trovato tante persone in Gesù, con Maurizio un uomo umile, sensibile e con una grande forza nel trasmettere la parola di Dio e con Fabrizio un uomo di lode, una Potenza coinvolgente. La chiesa annuncia il messaggio del Vangelo. La chiesa è fatta di carne e di cuori, perché la chiesa è in ogni uno di noi e tutti insieme formiamo un solo corpo: il corpo di Gesù Cristo.”
Il battesimo nello Spirito Santo
Il Battesimo nello Spirito Santo è il ‘centro di avviamento’ del nostro ministero, attraverso il quale riceviamo la potenza del Signore che ci mette in grado di essere testimoni di Yeshua e permette la manifestazione dei carismi dello Spirito Santo.
Un’esperienza straordinaria che trasforma le nostre vite, dandoci conoscenza viva della Parola e forza nel servizio di ambasciatori del regno dei cieli. Durante il seminario abbiamo potuto vivere un’esperienza straordinaria: sette fratelli hanno ricevuto il Battesimo nello Spirito Santo per la prima volta, mentre tutti gli antri sono stati nuovamente riempiti dello Spirito Santo. Un incontro intimo, che ci fa sperimentare ancora una volta la presenza, l’amore e la potenza di Dio che si manifesta attraverso di noi suoi figli, per la sua gloria.
“Quel giorno scesero lingue di fuoco, una su ciascuno. E’ come se lo Spirito Santo avesse bruciato nella vita di queste persone le opere del male e avesse messo in loro la capacità di fare altrettanto, in orizzontale, nelle vite di altre persone, permettendo loro di distruggere le opere del diavolo e liberare gli oppressi e i “prigionieri”, annunciando che il tempo della grazia è iniziato.”
Gesù è presente nella nostra vita, nella vita di ciascuna persona che lo accoglie con cuore sincero. E’ in mezzo a noi e questo è un mistero: Lui è con noi per mezzo del suo Spirito.
Non sono mancati i segni dell’immersione nello Spirito Santo neppure questa volta. I neo-battezzati hanno fatto esperienza sensibile e indimenticabile dello Spirito di Dio ricevendo anche i suoi carismi, come il parlare in lingue. E’ l’inizio attivo ed efficace di una vita nuova. Benvenuto Yahuah!
La musica nell’Hortus Laudis
Davide è il tecnico del suono, musicista e arrangiatore che vediamo sempre nella cabina di regia del soppalco, insieme a Andie che traduce in simultanea per gli amici slovacchi presenti, alle prese con mixer, suoni, cavi e microfoni.
Oggi è sceso e si è messo dall’altra parte del microfono per raccontarci la sua esperienza a Cantonuovo per farci entrare nel lavoro fatto in questi anni con Fabrizio e Angela per arricchire di nuovi fiori l’Hortus Laudis, il giardino della lode a Gesù, attraverso le musiche, il lavoro di ricerca, composizione e produzione e che porterà nei prossimi mesi all’uscita del nuovo album Cantonuovo.
Il ministero attraverso la voce e la lode
Un momento intenso del seminario è stato il dono che ci ha offerto Sara, unendo la sua bella voce a quella di Angela in un momento intenso di lode per cantare al Signore che lui è il Re. Due splendide voci e due cuori rivolti a Dio con grande amore, che hanno saputo elevare la preghiera con armonia e potenza accompagnandoci a entrare in Sua presenza. E’ questa un’espressione alta e “altra” del ministero e del servizio a Dio.
I frutti dei più piccoli
E alla fine del seminario i nostri figli, che per due giorni hanno giocato e scorazzato in maniera sana e gioiosa nell’amicizia e nell’affetto reciproco, non ci fanno mai mancare il frutto del loro essere stati bene insieme, immersi in un ambiente di fede e di lode. Sono un dono per noi le loro performance sempre nuove e ispirate, dalla danza al canto, dagli elaborati creativi a nuove coreografie fino a esibizioni ritmiche col semplice battito di mani che sono stati in grado di creare. In essi si vede l’opera di Dio e dei sani valori che li uniscono e li fa stare bene insieme, nell’amore, nell’inclusione e nell’aiuto reciproco, consapevoli che tutto questo avviene nel nome di Gesù!
Grazie Signore!
Grazie Cantonuovo!