Sul monte degli Ulivi Yeshua disse che sarebbe tornato, collegò il suo ritorno con la fine dei tempi e avvertì di cosa sarebbe avvenuto nel frattempo, elencando una serie di dettagliati eventi e situazioni che sarebbero stati come segnali stradali lungo un percorso. Disse anche che nessuno avrebbe mai saputo il “quando”, ma dette ai suoi amici tutte le indicazioni necessarie e sufficienti per vigilare consapevolmente nella speranza.
Yeshua fece questo discorso ai suoi discepoli. Non alle folle, né ai religiosi, né ai politici, né ai potenti. Solo ai suoi fidatissimi perché quegli avvertimenti servissero loro come lampada per rischiarare i tempi bui che sarebbero arrivati e vigilare nella perseveranza. Fino alla fine.
Queste profezie non avrebbero infatti mai potuto avvertire il mondo della sua fine inevitabile. Il mondo non ci avrebbe mai creduto. Un sistema non può mettere fiducia nella sua fine, poiché non sarebbe un sistema, ma un incidente storico destinato a dissolversi.
Pertanto, continuiamo ad esortarci vicendevolmente con le parole del nostro Signore. Non sprechiamo fiato sperando di convertire il mondo preannunciando eventi futuri nefasti. Le profezie sulla fine servono a noi, affinché durante il tragitto non ci perdiamo e anzi continuiamo a diffondere il messaggio del Regno!!!
Questo è sicuro:
- i fedeli del Messia saranno perseguitati. Perfino nelle famiglie si tradiranno a vicenda, pur di salvarsi. Saranno sviati e traviati. Per paura rinnegheranno la propria fede. E mentre la perversione dilagherà nel mondo e la maggior parte dei credenti perderà l’amore, al contempo il messaggio del regno di Dio sarà annunciato ovunque dai fedeli e fidati messaggeri di Yeshua.
- Poi ci sarà un apice degli eventi, che precipiteranno. Accadrà in Giudea. L’idolatria per la distruzione prenderà il sopravvento e la tribolazione diventerà “grande”. Come non mai prima di allora. Ci saranno falsi messia e falsi profeti che potranno ancora ingannare molti tra i fedeli del Messia. Ci sarà un attacco militare senza precedenti. Ma grazie a Dio e alle preghiere dei fedeli che avranno perseverato, quei giorni saranno abbreviati.
- Allora tornerà Yeshua, come Re glorioso, per raccogliere la vittoria promessa e condividerla con i suoi, nella gloria della prima risurrezione e del suo governo su questa terra, in vista dei nuovi cieli e di una nuova terra nella quale avrà stabile dimora la giustizia.
Che storia meravigliosa! Sulla croce il Signore, come l’agnello di Dio, compì il sacrificio espiatorio in nostro favore. Risorse come il primo uomo di una nuova creazione. Dette lo Spirito Santo ai suoi perché avessero la vita nuova, quella eterna, divina, restaurata nell’essere umano. Ascese al cielo e ricevette la gloria di cui temporaneamente si era spogliato. Mandò lo Spirito Santo sulla terra perché i “nati di nuovo” avessero la potenza soprannaturale di dare testimonianza di lui e attivare il regno dei cieli sulla terra. Intanto continua ad intercedere per di noi davanti al Padre come nostro sommo sacerdote. Questo è il tempo in cui stiamo vivendo. E’ l’ora dello Spirito Santo. Il Messia Yeshua deve fare ancora molte cose e tutto sarà adempiuto. Preghiamo perché con la forza e la guida dello Spirito Santo possiamo perseverare fino alla fine, scampare il traviamento e la perdita dell’amore per partecipare come testimoni fedeli a pieno titolo alla vittoria del Leone di Giuda, il glorioso Re Yeshua!